Obiettivi

Nuovi modelli organizzativi e strumenti per la rigenerazione ed il riutilizzo di componenti di breve durata provenienti dal rinnovo dell’edilizia terziaria

obiettivo principale della ricerca

Economia circolare per un futuro sostenibile

Il principale obiettivo è attivare processi rigenerativi circolari basati su strategie di rigenerazione e riutilizzo, relative ai componenti edilizi utilizzati negli edifici per il terziario, al fine di ridurre la produzione di rifiuti derivanti da interventi di rinnovamento, effettuati su cicli a breve termine.

Lo scopo è mantenere nel tempo il valore delle risorse ambientali ed economiche integrate nei manufatti una volta rimossi dagli edifici, allungandone la vita utile e la fruibilità con il minor consumo possibile di altri materiali e di energia e con il massimo contenimento di emissioni nell’ambiente.

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Obiettivi della ricerca: filmato estratto dall’introduzione alla tavola rotonda 01 settore Allestimenti tenutasi Mercoledì 01 luglio 2020.

Obiettivo generale del progetto è la definizione di nuovi modelli organizzativi, operativi e di business legati alla rigenerazione e al riutilizzo (più correttamente la “ri-gerarchia”: riuso, re-impiego, ricondizionamento, rigenerazione e riciclaggio) al fine di avviare processi di economia circolare rigenerativa nell’ambito della trasformazione / rinnovamento degli edifici per il terziario.

Gli obiettivi principali del progetto Re-NetTA sono:

  • Ridurre gli sprechi derivanti dal terziario, caratterizzato da tempi brevi di rinnovo degli spazi e degli interni. In particolare, l’area di interesse del progetto è la Lombardia, dove è presente uno stock molto vasto e vario di edifici del terziario (uffici, strutture ricettive, strutture espositive, vendita al dettaglio, temporary shop).
  • Mantenere il valore economico dei componenti edilizi derivanti da interventi di rinnovo di breve durata e contenere gli impatti ambientali. Il presupposto è che questi componenti abbiano un alto valore aggiunto e una vita utile di lunga durata e siano spesso assemblati a secco.
  • Promuovere la ri-generazione e il riutilizzo come strategie caratterizzate da processi che utilizzano meno energia e materiali rispetto al riciclaggio.
  • Migliorare la competitività di diverse categorie di stakeholder in Lombardia (es. Piccole-medie imprese manifatturiere, fornitori di servizi FM, ecc.) trasferendo nel settore delle costruzioni nuovi modelli organizzativi e di business basati su S.PSS (Sustainable Product-Service Systems), strategie win-win e gestione del ciclo di vita, creando relazioni di rete tra gli operatori.
  • Promuovere e sostenere, attraverso la formazione, nuovi posti di lavoro e competenze nel campo della ri-generazione / riutilizzo.

Il settore delle costruzioni come leva fondamentale per l'attivazione dell'economia circolare

La Commissione europea (2015) identifica il settore delle costruzioni come un ”area prioritaria” che presenta sfide specifiche nel contesto dell’economia circolare: secondo i dati statistici dell’UE-28, il settore principale che produce rifiuti è il settore delle costruzioni, con un contributo del 33,5% dei rifiuti totali generati da tutte le attività economiche e dalle famiglie nel 2014 nell’UE-28 (Eurostat, 2016). Il settore delle costruzioni è un driver importante per l’economia circolare, anche perché fornisce 18 milioni di posti di lavoro diretti e contribuisce a circa il 9% del PIL dell’UE (Commissione europea, 2018). L’applicazione di nuove strategie di economia circolare può creare nuovi posti di lavoro, benefici sociali, efficienza energetica e delle risorse e un ambiente sostenibile.

La ricerca aspira a proporre nuovi approcci, procedure e modelli di business per ripensare il settore delle costruzioni in un’ottica di economia circolare.